Nato a Bayonne nel 1935, maestro riconosciuto del jazz contemporaneo ma anche musicista “senza confini”, Michel Portal, compositore, polistrumentista (soprattutto sassofono e clarinetto) francese, ha conquistato il grande pubblico anche con le sue colonne sonore, per le quali ha vinto tre volte il Premio César per la migliore musica da film, nel 1983, 1985 e 1988. Nel campo della musica contemporanea ha lavorato fra gli altri con Karlheinz Stockhausen e con Pierre Boulez. Le sue altre collaborazioni annoverano musicisti più volte esibitisi a I suoni delle Dolomiti come Paolo Fresu e Richard Galliano.
Oltre agli strumenti a fiato, di cui è maestro, Portal suona con grande trasporto emotivo il bandoneon, strumento simbolo del tango. Questa attitudine ad esplorare diversi linguaggi lo ha portato fin dagli anni ’60 a confrontarsi con altri elementi della cultura musicale europea e mondiale, spaziando dal repertorio classico (Mozart, Brahms, Schumann, Berg) all’improvvisazione jazzistica pura, lavorando fra gli altri con John Surman, Steve Lacy, Dave Liebman e tutta la scena francese.
Ha dichiarato: “Quando da giovane andavo alle feste di flamenco c’erano i ballerini che danzavano in modo perfetto; a fine serata però c’era sempre qualcuno, un po’ ubriaco, che, trascinato dal ritmo, saliva su un tavolo e iniziava a danzare goffamente. Per i puristi questi bailador spontanei erano figure ridicole, io invece li trovavo più coinvolgenti dei ballerini stessi in quanto erano molto veri e cercavano di interpretare a loro modo la danza. Un tentativo di andare al cuore del ritmo, senza paura di mescolare le differenti culture”.