Mischa Maisky

Unico violoncellista allievo sia di Mstislav Rostropovich sia di Gregor Piatigorsky, Mischa Maisky, nato in Lettonia, all’epoca parte del blocco sovietico, è un musicista di fama mondiale con alle spalle un vissuto difficile. Ha studiato in Russia e nel 1966 ha vinto la prestigiosa International Tchaikovsky Competition, ma nel 1970 è stato arrestato (con l’accusa, evidentemente pretestuosa, di avere acquistato un registratore al mercato nero) e condannato a 18 mesi in prigione, in un campo di lavoro e poi in un ospedale psichiatrico. Emigrato in Israele, ha proseguito una brillante carriera artistica che lo ha portato fra l’altro negli Stati Uniti e in Belgio.

Maisky, si considera un cittadino del mondo: “Suono – ha detto – un violoncello italiano, con archetti francesi e tedeschi, corde austriache e tedesche. Mia figlia è nata in Francia, mio figlio maggiore in Belgio, il terzo in Italia e il più piccolo in Svizzera. Guido un’auto giapponese, indosso un orologio svizzero, una collana indiana e mi sento a casa ovunque ci siano persone che amano la musica classica”.

Durante la sua lunga carriera ha effettuato per la Deutsche Grammophon decine di registrazioni con orchestre quali Wiener Philharmoniker, Berliner Philharmoniker, London Symphony, Israel Philharmonic, Orchestre de Paris, Orpheus Chamber Orchestra, Chamber Orchestra of Europe. Ospite dei maggiori festival internazionali, ha collaborato fra gli altri con Leonard Bernstein, Carlo Maria Giulini, Zubin Mehta, Riccardo Muti, Lorin Maazel, James Levine, Vladimir Ashkenazy.