Amici del Festival

Gli artisti che hanno fatto grande il Festival e quelli che continueranno a popolarlo con le loro performance di musica, teatro, canzone, hanno voluto condividere con noi messaggi speciali.

Le loro parole sono un omaggio alle Dolomiti che hanno fatto loro da palcoscenico e hanno suonato con la loro arte. Sono un ringraziamento per tutte le persone che li hanno raggiunti e hanno camminato con loro.

Così ogni nota e ogni parola stringono un patto e creano un ponte tra i sentimenti dell’uomo e le emozioni della natura.

Paolo Fresu - L’Alba delle Dolomiti 2004

Quando ero stato ospite la prima volta de “I Suoni delle Dolomiti” in duo con Antonello Salis e poi con il tunisino Dhafer Youssef, avevo percepito l’immensità della montagna, ma questa volta, l’esperienza delle albe (condivise con Marco Paolini e Stefano Benni) mi ha toccato in modo così profondo da farmi sentire parte del ‘nulla’. Sì, del nulla! Perché la mattina ti alzi alle cinque e quando apri la porta del rifugio ti trovi davanti centinaia di persone che, rigorosamente e stoicamente a piedi, hanno raggiunto quel luogo non solo per sentirti suonare, ma per essere parte di quel luogo assieme a te.

Alla fine dunque non siamo noi che contiamo. Una volta tanto non siamo i protagonisti e le prime donne della scena e, soprattutto, non ci sono riflettori puntati. Noi siamo solo uno strumento in balia di quella voluttà che è la montagna e che, sulle torri del Vajolét, ti concede o ti nega quel rimando di echi che tu aspetti ma che non puoi decidere o programmare con un delay o un riverbero digitale.

È quell’aria sferzante della mattina che ti sveglia e ti rintempra ma che allo stesso tempo, come ha detto Marco Paolini, è talmente pura che mentre porti alle labbra il bocchino della tromba o del flicorno hai l’impressione di baciare una grondaia…

Paolo Fresu

Marco Paolini - L’Alba delle Dolomiti 2004

L’alba sul Baldo, una lama di sole a svegliare una Woodstock da rifugio, ad accendere le occhiaie di chi ha vegliato, di chi ha camminato, di chi ha fatto polenta, contato stelle o litigato con il sacco a pelo.

Marco Paolini

Stefano Benni - L’Alba delle Dolomiti 2004

Avevo letto dappertutto: in un garage, su una barca, in cima a un torrione. L’alba sulle Dolomiti mi mancava. Io e Paolo Fresu abbiamo fatto una cosa legata alle leggende di Sinbad. Avventure di mare, insomma. Ci sembrava una bella idea, perché le Dolomiti sono nate dal mare e le montagne viste dall’alto in fondo sono questo: un abisso.

Stefano Benni

Alessandro Baricco - L’Alba delle Dolomiti 2004

Ho voluto legare il “tramonto” della vita di Cirano con “l’alba” di una lettura, originale e vera, della sua storia d’amore, simbolo di una nuova luce che illumina gli uomini e le loro vite, così come quella del sole vivifica ogni giorno le straordinarie rocce delle Dolomiti.

Alessandro Baricco

Sarah Willi - I Suoni delle Dolomiti 2024