La pioggia sul poeta

In una delle prime edizioni del Festival un gigante della scena prog inglese, Peter Hammill, fondatore e leader dei Van Der Graaff Generator, cantante e poeta, suonò due volte sotto le Dolomiti, nei pressi del rifugio re Alberto, sotto le Torri del Vajolet, e al Pradidali, al cospetto delle Pale di San Martino.

Proprio al Pradidali, il tempo cambiò rapidamente, costringendo tutti a riparare all’interno del rifugio. Solo Peter non fece una piega. Si sedette su un tavolo, imbracciò la chitarra e cantò le sue canzoni di passione e  dolore con l’intensità che ci si attendeva da lui.

Infine, ridiscese tranquillamente a valle a piedi con la sua chitarra, le sue figlie e i suoi fan.

Anni dopo, a un giornalista che gli chiese se avesse conservato memoria di uno dei tanti concerti fatti nel corso della sua lunga carriera in Italia, Peter rispose: “Sicuramente quelli sulle Dolomiti, dove mi sono esibito da solo, chitarra acustica e voce!”.

Portare la musica tra le vette non è, ovviamente, solo un gesto poetico: è una sfida tecnica. Dietro la magia di un concerto a 2.000 metri si nasconde un lavoro complesso. In montagna non ci sono pareti che riflettano il suono, né soffitti che lo contengano. Non ci sono legni o velluti concepiti per eventi del genere. Né muraglie di amplificatori per sparare la musica alle grandi distanze.

Anche gli strumenti sono scelti in base al peso, alla resistenza e alla facilità di montaggio. Dai violoncelli alle tastiere, fino a volte agli impianti audio, tutto deve arrivare per tempo in luoghi accessibili solo a piedi o con impianti di risalita.

Le condizioni climatiche, infine, come abbiamo visto, impongono vigilanza ma anche spirito di improvvisazione. Perché in montagna il tempo può cambiare in fretta…

Anche questo sono i Suoni. Ascoltare un grande artista accordarsi ai suoni della natura, al fischio del vento, il canto dei gracchi. E poi scendere a valle assieme a lui, riparati allo stesso modo da cerate, con l’acqua che scorre a rivoli, facendo le boccacce al cielo.

E ridere.