In una delle prime edizioni del Festival un gigante della scena prog inglese, Peter Hammill, fondatore e leader dei Van Der Graaff Generator, cantante e poeta, suonò due volte sotto le Dolomiti, nei pressi del rifugio re Alberto, sotto le Torri del Vajolet, e al Pradidali, al cospetto delle Pale di San Martino.
Proprio al Pradidali, il tempo cambiò rapidamente, costringendo tutti a riparare all’interno del rifugio. Solo Peter non fece una piega. Si sedette su un tavolo, imbracciò la chitarra e cantò le sue canzoni di passione e dolore con l’intensità che ci si attendeva da lui.
Infine, ridiscese tranquillamente a valle a piedi con la sua chitarra, le sue figlie e i suoi fan.
