Un gran finale con tre concerti d’eccezione all’insegna dell’Europa

La chiusura del trentennale de I Suoni delle Dolomiti è affidata ad un trittico di concerti d’eccezione, il cui duplice filo conduttore è dato dall’Europa, al tempo stesso una realtà, un’aspirazione e un sogno che dobbiamo continuare a coltivare, e dalla Val di Fassa, su cui si affacciano alcuni dei gruppi montuosi più famosi del Trentino e dell’intero arco dolomitico, il Catinaccio/Rosengarten, la Marmolada, i Monzoni-Costabella.

In valle i giovani musicisti provenienti da tutta Europa vivranno innanzitutto un’esperienza indimenticabile, una residenza artistica di una settimana al cospetto delle Dolomiti patrimonio dell’umanità UNESCO. Inoltre, si esibiranno per il pubblico: i fiati della European Union Youth Orchestra (EUYO) terranno un concerto da camera al Rifugio Contrin e poi si uniranno agli archi dell’Accademia Stauffer per un’esibizione al Fuciade nel corso della quale verrà eseguita la Pastorale di Beethoven, con la direzione di Jean Christophe Spinosi. Il Quartetto Thumòs, formato da studenti diplomati al Conservatorio di Milano e perfezionatosi anche all’Accademia Stauffer, si esibirà invece al Rifugio Contrin. 

Tre appuntamenti imperdibili, dunque, con alcune delle eccellenze della giovane musica classica e cameristica europea, per festeggiare – nella memoria del suo ideatore, Paolo Manfrini – i trent’anni di una manifestazione, I Suoni delle Dolomiti, davvero “senza confini”, com’è senza confini l’Europa di oggi. Una manifestazione che negli anni ha fatto incontrare, sui sentieri del Trentino, gli appassionati di musica classica, jazz, folk, pop e quant’altro, cercando sempre di coltivare un’idea di bellezza che dal paesaggio montano trae linfa e ispirazione.

Una manifestazione inedita alla sua nascita, coraggiosa, innovativa, che è stata fonte di ispirazione anche per altri festival nati un po’ ovunque, condotta nel rispetto della natura e senza mai snaturare i luoghi in cui è stata ospitata. Una manifestazione che vuole continuare il suo cammino, nel cuore di un’Europa che crede nel valore dell’arte e della cultura. 

 

Come arrivare

da Pera di Fassa con le seggiovie Vajolet 1 e Vajolet 2 e poi a piedi lungo la strada forestale fino a Gardeccia, successivamente lungo il sentiero 546
Circa 1.45 ore di cammino, dislivello circa 450 metri, difficoltà E

Concerto in caso di maltempo

ore 17.30 La Gran Ciasa, Soraga
I biglietti per l’accesso gratuito in sala sono in distribuzione fino ad esaurimento posti dalle ore 15.30 presso la cassa del teatro.

Info
+39 0462 609500
fassa.com

Un’iniziativa
APT Val di Fassa
Trentino Marketing