Progetto Speciale
Il Rifugio Brentei, nel cuore del Parco Naturale Adamello Brenta, è uno storico approdo degli escursionisti e un punto d’appoggio per l’esplorazione dell’intero gruppo dolomitico, ai piedi del Crozzon di Brenta e “guardato a vista” dalla Cima Tosa, dalla Cima Margherita, dalla Brenta Alta, nonché dai Campanili Alto e Basso e dai contrafforti rocciosi degli Sfulmini. Fra le mete più suggestive per un trekking d’alta quota nel Trentino orientale, recentemente restaurato secondo i criteri più avanzati dell’edilizia sostenibile, il rifugio deve la sua fama anche la piccola chiesetta in pietra costruita proprio accanto, dedicata ai caduti in montagna, oggetto di innumerevoli scatti fotografici.
In questo scenario solenne e per certi versi “drammatico” Mario Brunello, violoncellista italiano da sempre amico de I Suoni delle Dolomiti, di cui cura anche la direzione artistica, fondatore e direttore dell’Orchestra d’archi italiana, docente dell’Accademia Chigiana di Siena e accademico di Santa Cecilia, porterà la sua esperienza con una musica davvero senza confini, eseguita nei palcoscenici di tutto il mondo con i direttori d’orchestra più prestigiosi, come Abbado, Muti, Mehta, ma anche con cantautori come Capossela, esplorando sentieri e linguaggi, tracciando nuove vie.
Nei trekking, e nel concerto finale al Brentei, Brunello sarà accompagnato dal Quartetto Prometeo, ensemble con oltre trent’anni di attività e una serie lunghissima di premi, collaborazioni, incisioni per le etichette Ecm, Sony e Brilliant, composta da Nurit Stark (primo violino), Aldo Campagnari (secondo violino), Danusha Waskiewicz, (viola), Francesco Dillon (Cello). Il pubblico sarà guidato a sua volta alla scoperta e – il 14 settembre – anche all’ascolto di un capolavoro della musica da camera, il Quintetto op. 163 di Franz Schubert.